E’ chiaro che le leggi contro il possesso delle armi sono leggi del passato nazifascista e che continuiamo ad usarle nonostante il fascismo sia finito -le leggi fasciste fanno sempre comodo quando servono agli scopi della classe dirigente. La prima cosa che un dittatore fa è tagliare qualsiasi possibilità ai gruppi ribelli di armarsi. Lo sapevano anche i romani e così hanno fatto i sovietici, i nazisti e i fascisti. La scoperta dell’acqua calda insomma.
Quelli che poi diventeranno partigiani e tutti quelli che si opponevano a Mussolini quel giorno del 1931 in cui fu promulgata la legge contro il possesso civile delle armi capirono che la dittatura aveva vinto. Diventarono partigiani solo quando ricevettero le armi dagli alleati. Significa che tutto il mito e l’aurea di eroismo che si sono creati a sinistra esistono solo grazie al possesso delle armi da parte dei civili. In teoria queste persone dovrebbero osannare leggi più liberali per il possesso delle armi ma ovviamente si nutrono di pane e ipocrisia da più di 50 anni.
Se oggi Mussolini salisse al potere non avrebbe bisogno delle sue squadracce né della militarizzazione del paese. Infatti chi potrebbe opporsi al suo potere? E chi infatti può opporsi a qualsiasi governo se abbiamo non solo eliminato la possibilità di armarci contro i tiranni ma perfino eliminato la possibilità della violenza contro i tiranni?
I governi che abbiamo sono fascisti fino al midollo ma non hanno bisogno di parate o fucili perché tanto i cittadini sono pecore ammansite. Quello che dico è come sempre impopolare, controcorrente, controintuitivo e la gente si infervora facilmente ma non ho difficoltà ad ammettere che il 90% delle persone che hanno letto questo post non sono d’accordo con la liberalizzazione del possesso di armi. Ma non importa, non è l’opinione della maggioranza che conta ma quella della ragione.
http://lanuovaeresia.wordpress.com/2012/04/26/una-beretta-al-giorno-toglie-il-tiranno-di-torno/