Il 21 gennaio, il Rev. Lorenzo Banfi, presidente del Movimento Domà Nunch, ha affidato alle pagine del quotidiano «L’Indipendenza» un appello che, contestualmente, è stato inoltrato alle segreterie dei movimenti e delle associazioni nazionaliste e indipendentiste del Nord Italia.
Riportiamo il testo del messaggio:
La maggior parte delle istituzioni italiane è di fatto fuori legge: nel tessuto politico sono ampiamente diffuse la malversazione, la corruzione e la collusione con la criminalità organizzata.
Anche recentemente, ciò è stato palesato dalle varie inchieste in corso (il caso Cosentino o quello Ponzoni in Regione Lombardia): le quali, naturalmente, non porteranno a nulla.
Si è resa inoltre evidente la connivenza dell’attuale governo centrale con le potenze straniere, mediante un’azione economica e fiscale tendente a defraudare i popoli italiani della loro ricchezza, rendendoli schiavi di poteri oscuri e forestieri, tanto che si potrebbe configurare, per tali istituzioni, il reato di alto tradimento.
Domà Nunch, quale organizzazione di cittadini, non è lontana dal dover ritenere ampiamente illegale l’azione dello stato italiano.
In tale contesto, lanciamo un appello alle associazioni nazionaliste e ai partiti indipendentisti per la costituzione di un fronte di liberazione che riporti la legalità e ricostituisca il corpus repubblicano, ormai corroso e svilito dall’attuale classe politica.
Rev. Lorenzo Banfi
Presidente del Moviment econazional Domà Nunch
21 gennaio 2012