Quando questa recensione comparirà sulle pagine del Corriere Valsesiano che, ringrazio di cuore, avremo ricordato 11^ edizione della giornata della memoria il 27 gennaio 1945, quando furono aperti i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz da parte delle truppe dell’armata rossa e il mondo capì e si rese conto di cosa è stato il regime nazionalsocialista, che con la complicità del fascismo italiano , sterminarono un intero popolo gli ebrei.
Per questo mi lascia molto perplesso la decisione della commissione europea di respingere la richiesta di diversi paesi dell’ex Europa orientale di considerare la negazione o l’apologia dei crimini commessi dai regimi comunisti, alla stregua di quelli perpetrati dai nazisti, un’altra pagina vergognosa di questa Europa.
In questo nuovo lavoro, uscito per l’edizione “Storia Ribelle” dal titolo < Le ‘’marocchinate’’ gli alleati e la guerra ai civili >, l’autore con una documentazione di prima mano tratta dall’Archivio Centrale dello Stato, denuncia senza peli sulla lingua gli abusi , le violenze , dei ‘’liberatori ‘’ nell’Italia occupata nel periodo 1943-1947, una storia drammatica, e molte volte dimenticata per viltà, “Una democrazia forte non ha paura della verità” .
Nelle pagine di questa nuova opera, il ricercatore storico biellese ci porta a conoscere i crimini perpetrati dai soldati alleati contro le popolazioni civili, soldati di diverse nazionalità, che violentarono senza pietà migliaia di donne di ogni età, bambine, anziane e persino decine di ragazzini.
Si parla del comportamento dei soldati polacchi e, non solo, che ebbero pessimi rapporti con le forze antifasciste di sinistra, considerate serve del regime di Stalin, molte zone del nostro Paese divennero zone franche, ricettacolo della peggiore umanità, campi di concentramento, ecc.
Un periodo fosco e tragico, dove i ’’liberatori‘’ mostrarono disprezzo per i carabinieri, la chiesa e le autorità.
Questo non vuole essere una giustificazione del regime fascista e della Repubblica di Salò. Non neghiamo il contributo di sangue degli alleati per la nostra libertà, siamo fieramente antifascisti e fedeli agli autentici ideali della Resistenza.
Per questo, denunciamo con forza che l’occupazione dei ‘’liberatori ‘’ come è stato documentato con coraggio, senza guardare in faccia a nessuno in questo nuovo volume di R. Gremmo, tratta un sano revisionismo storico che fa venire il mal di pancia agli storici di regime.
Secondo cifre ufficiali gli italiani vittime dei militari alleati sarebbero 23.262, ma furono certamente molti di più.
Va anche notato che i partiti politici italiani davanti a questa tragedia, dimostrarono la loro incapacità; La popolazione si oppose spontaneamente a quest’andazzo e diedero vita a violente manifestazioni di protesta.
Voglio inoltre segnalare l’uscita del n. 28 della rivista “ Storia Ribelle”, che riporta nel sommario i seguenti articoli: < Margherita di Sordevolo e il libro rilevato dello spirito santo> < Lega Sarda del 1948 > < L’inchiesta del’Unità del 1946 sull’occupazione militare alleata in Italia > .
Forse quando scrivo queste note posso sembrare di parte, ma è il risultato della ricerca della verità di chi, come me, ha militato a sinistra; non mi pento e non rinnego niente, ho creduto che la “Rivoluzione d’Ottobre” portasse alla liberazione dalla schiavitù capitalista, invece fu soltanto un’illusione che portò a dittature spietate e alla sconfitta di un’intera generazione, la mia sconfitta personale, per questo sono diventato disincantato; da qui deve venire la forza per andare avanti, oggi solo gli ideali autonomisti, federalisti e indipendentisti sono l’unica strada per la libertà dei popoli, di tutti i Popoli, e questo grazie anche al lavoro storico di R. Gremmo.